PARMA, 27 ottobre - Forse è questione di postura, un certo atteggiamento, forse è la consapevolezza nei propri mezzi. Daniel Passarella aveva la faccia di chi è piccolo e sembra alto. Sembrava giocasse su un piedistallo. Ci sono giocatori così. Leo Messi dal vivo resta la « Pulce », in campo e in tivù cresce, occupa spazio. E Sebastian Giovinco? Ci sta provando. A 23 anni, con una esperienza tra A e azzurro che molti suoi coetanei non hanno, ha rotto il cordone ombelicale con la Juve e oggi, in un nuovo contesto, quello di Parma, Seba aspetta di staccare l’ombra da terra, lasciarsi indietro il passato (sì, anche il totem che gli faceva ombra: Del Piero) e cominciare a (ri)programmarsi. Il talento è puro, la consacrazione definitiva ad un passo; Giovinco sa che ha tutto per ritagliarsi lo spazio che merita e sognare in grande, anche in chiave azzurra.
Giovinco, alla Juve ci pensa mai?
«Zero»
Il suo cartellino è a metà con i bianconeri.
«Ma il mio presente è questo. E io voglio pensare solo al Parma. Il resto non conta»